Obbligo di dotarsi di “ADEGUATI ASSETTI ORGANIZZATIVI”

Il D.Lgs 14/2019 ha introdotto il secondo comma all’art. 2086 c.c. ed il VI comma all’art. 2476 c.c. provocando un terremoto all’interno delle aziende, in quanto ha fatto sorgere obblighi e responsabilità prima non contemplate. L’art. 2086 II comma c.c. dal 16 marzo 2019 ha imposto alle imprese l’obbligo di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile ai fini del mantenimento della continuità aziendale e all’intercettamento degli indizi di crisi. Il VI comma dell’art. 2476 c.c. invece, ha fatto sorgere in capo agli amministratori, che non hanno adeguatamente protetto l’azienda e quindi non hanno adottato le disposizione dell’art. 2086 II comma c.c., la responsabilità diretta, solidale dei debiti della società.

Gli adeguati assetti organizzativi rappresentano un elemento fondamentale per il successo e la stabilità di un’azienda. Sono responsabili di garantire l’efficienza e l’efficacia delle attività svolte, nonché di fornire una struttura solida e ben definita. In questo articolo, esploreremo l’importanza degli adeguati assetti organizzativi e come identificare i segnali di un assetto obsoleto. Inoltre, analizzeremo le strategie per implementare nuovi assetti organizzativi efficaci e i vantaggi che ne derivano, soprattutto durante le fasi di crisi. Infine, esamineremo le sfide nel ristrutturare un assetto organizzativo e presenteremo alcuni casi di studio di aziende che hanno superato la crisi grazie a un adeguato assetto organizzativo.

Adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile

L’adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile rappresenta un elemento fondamentale per il corretto funzionamento di un’azienda. Si tratta di una struttura che permette di definire le responsabilità e i ruoli all’interno dell’organizzazione, garantendo una gestione efficiente delle risorse e dei processi aziendali. Un assetto organizzativo adeguato si basa su una chiara suddivisione delle competenze, la definizione di procedure e politiche aziendali, nonché sulla presenza di figure professionali qualificate per gestire le attività amministrative e contabili. Questo tipo di assetto non solo favorisce una maggiore trasparenza e controllo nell’ambito finanziario, ma contribuisce anche a ridurre i rischi di errori o frodi. Inoltre, un adeguato assetto organizzativo permette di ottimizzare le risorse aziendali, migliorando l’efficienza operativa e la capacità di reazione alle sfide del mercato. Per garantire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato, le aziende devono essere consapevoli dell’importanza di investire nella formazione del personale, nell’implementazione di sistemi informatici avanzati e nella continua valutazione delle procedure interne. Solo attraverso un costante monitoraggio e aggiornamento è possibile mantenere un assetto organizzativo solido e adattabile alle mutevoli esigenze del mercato.

L’importanza degli adeguati assetti organizzativi

L’importanza degli adeguati assetti organizzativi è fondamentale per il corretto funzionamento di un’azienda. Un assetto organizzativo ben strutturato permette di definire in maniera chiara i ruoli e le responsabilità all’interno dell’organizzazione, garantendo una migliore gestione delle risorse umane e materiali. Inoltre, favorisce la comunicazione e la collaborazione tra i dipendenti, creando un ambiente di lavoro più efficiente ed efficace. Gli adeguati assetti organizzativi consentono anche di identificare in modo tempestivo eventuali problemi o inefficienze, facilitando l’implementazione di soluzioni rapide ed efficaci. Inoltre, un assetto organizzativo adeguato permette di adattarsi meglio ai cambiamenti del mercato e alle nuove sfide che l’azienda potrebbe affrontare. Infatti, un’organizzazione flessibile e dinamica è in grado di reagire in modo tempestivo alle crisi, riducendo al minimo gli impatti negativi. In conclusione, l’importanza degli adeguati assetti organizzativi non può essere sottovalutata, poiché contribuiscono alla crescita e al successo dell’azienda, fornendo una struttura solida su cui basare le attività quotidiane e affrontare le sfide future.

Quali aziende devono rispettare questo obbligo?

Quali aziende devono rispettare l’obbligo di avere un adeguato assetto organizzativo? Questa è una domanda fondamentale per comprendere l’importanza di una struttura organizzativa ben definita.

Tutte le imprese che operano in forma societaria o collettiva hanno l’obbligo di istituire gli “adeguati assetti organizzativi, contabili ed amministrativi”. A seconda della natura e della dimensione dell’impresa, l’implementazione verrà strutturata secondo una visione “tailor made”.

Non esiste un modello da replicare, ma ogni impresa strutturerà la definizione degli assetti sulla base della propria organizzazione, delle proprie funzioni e delle proprie esigenze.

In generale, tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o settore di attività, devono rispettare questo obbligo. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che possono determinare l’urgenza e la necessità di implementare nuovi assetti organizzativi. Ad esempio, le aziende che stanno affrontando una crisi economica o finanziaria. Allo stesso modo, le aziende che si trovano in un periodo di rapida crescita potrebbero rendersi conto che la loro struttura attuale non è più in grado di sostenere l’aumento delle attività e la complessità dell’organizzazione. Inoltre, le aziende che operano in settori altamente regolamentati possono essere soggette a obblighi specifici in termini di assetto organizzativo, per garantire il rispetto delle normative e la trasparenza delle operazioni. In conclusione, sebbene tutte le aziende dovrebbero avere un adeguato assetto organizzativo, ci sono situazioni specifiche che possono rendere questo obbligo ancora più urgente e necessario per garantire la sopravvivenza e il successo dell’azienda.

Come identificare i segnali di un assetto organizzativo obsoleto

Identificare i segnali di un assetto organizzativo obsoleto è fondamentale per garantire il successo e la sostenibilità di un’azienda. Ci sono diversi indicatori che possono suggerire che un assetto organizzativo non sia più adeguato alle esigenze dell’azienda. In primo luogo, un segnale evidente è la mancanza di efficienza organizzativa ed economica o la mancanza di flessibilità e adattabilità all’evoluzione del mercato. Se l’azienda si trova a dover affrontare cambiamenti significativi nel settore in cui opera, come nuove tecnologie o nuove tendenze di consumo, e non è in grado di reagire prontamente, potrebbe essere un segno che il suo assetto organizzativo è obsoleto.

Da tenere d’occhio è la presenza di inefficienze o duplicazioni di compiti all’interno dell’organizzazione. Se i processi lavorativi non sono ben definiti o se le responsabilità dei dipendenti non sono chiare, potrebbe esserci una mancanza di coordinamento e comunicazione all’interno dell’azienda. Infine, un altro segnale di un assetto organizzativo obsoleto è la resistenza al cambiamento da parte dei dipendenti o dei dirigenti. Se l’azienda mostra una cultura aziendale conservatrice e riluttanza ad adottare nuove idee o strategie, potrebbe essere difficile per essa rimanere competitiva nel mercato attuale. Identificare questi segnali è il primo passo per ristrutturare e implementare nuovi assetti organizzativi efficaci che possano favorire la crescita e il successo dell’azienda.

I vantaggi dell’adattamento durante le fasi di crisi

L’adattamento dell’assetto organizzativo può comportare numerosi vantaggi per le aziende. Innanzitutto, un adeguato assetto organizzativo consente di prevenire ed identificare tempestivamente i segnali di una possibile futura crisi e di adottare misure preventive. Inoltre, l’adattamento dell’assetto organizzativo può favorire la riduzione dei costi operativi e migliorare l’efficienza aziendale. Attraverso la revisione dei processi e delle strutture interne, è possibile individuare eventuali inefficienze e ottimizzare le risorse disponibili. L’adattamento dell’assetto organizzativo durante la crisi può anche consentire all’azienda di cogliere nuove opportunità di mercato. Infine, documentare un adeguato assetto organizzativo può favorire la fiducia degli investitori e dei clienti. Dimostrando una gestione efficiente e una capacità di adattamento alle difficoltà, l’azienda può rafforzare la propria reputazione e mantenere relazioni solide con gli stakeholder. In conclusione, l’adattamento dell’assetto organizzativo offre numerosi vantaggi per le aziende, consentendo loro di affrontare le sfide in modo proattivo e di capitalizzare sulle opportunità emergenti.

Quali sono i compiti del management aziendale sul piano operativo? come assolvere ai propri obblighi normativi?

Gli amministratori devono, per ciò che riguarda:

  • l’assetto organizzativo:
    • predisporre un adeguato organigramma aziendale;
    • l’attribuire compiti e deleghe ai soggetti dotati di specifiche competenze nelle relative materie.
  • l’assetto amministrativo:
    • definire protocolli specifici e diversificati per l’adozione delle decisioni nelle relative materie;
    • predisporre procedure che assicurino un adeguato flusso di informazioni tra amministratori delegati e amministratori privi di deleghe (cfr. art. 2381 c.c.).
  • l’assetto contabile:
    • predisporre di piani economici, patrimoniali e finanziari;
    • prevedere procedure che consentano di curare l’aggiornamento tempestivo della contabilità, anche mediante l’adozione di programmi contabili che assicurino la riconciliazione automatica dei movimenti bancari.

Assumono rilevanza strategica nella definizione degli assetti anche:

  • le procedure che prevedano la redazione di documenti previsionali e l’effettuazione di verifiche periodiche;
  • il piano di tesoreria;
  • il monitoraggio della sostenibilità dei debiti in chiave prospettica.

Case study: aziende che hanno superato la crisi grazie a un adeguato assetto organizzativo

Numerose aziende hanno dimostrato come un adeguato assetto organizzativo possa essere determinante per superare una crisi e riacquistare competitività. Un esempio emblematico è rappresentato dalla società RUSSO SRL, un’azienda manifatturiera che ha affrontato una fase di crisi economica a causa di un mercato instabile, dall’elevato costo della manodopera, dalla presenza di un software gestionale inadeguato, e da un’organizzazione amministrativa non efficiente. Grazie a un attento studio dei segnali di un assetto organizzativo obsoleto, la società ha intrapreso una ristrutturazione interna che ha coinvolto l’organizzazione delle risorse umane, l’implementazione di nuove tecnologie e la revisione dei processi produttivi.

Questo ha permesso di ridurre i costi operativi, migliorare l’efficienza e garantire una maggiore flessibilità nel rispondere alle esigenze del mercato. Inoltre, l’azienda ha investito nella formazione del personale per adattarsi ai nuovi cambiamenti e sfruttare appieno le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Grazie a questi interventi, la società RUSSO SRL è riuscita a superare la crisi, aumentando la sua quota di mercato e consolidando la propria posizione nel settore. Questo caso dimostra come un adeguato assetto organizzativo possa essere un fattore determinante per il successo delle aziende durante periodi di difficoltà economica, consentendo loro di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e cogliere le opportunità emergenti.

L’importanza di avere adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili è fondamentale per il successo e la sopravvivenza delle aziende. Questi assetti permettono di gestire in modo efficiente le risorse, di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di superare le sfide che possono insorgere. Identificare i segnali di un assetto organizzativo obsoleto e implementare nuove strategie (anche superando vecchie abitudini) può essere un compito difficile, ma necessario per rimanere competitivi.

Come possiamo aiutare la tua impresa? Ecco il valore aggiunto dei Professionisti dello STUDIO BONGERMINO

Lo STUDIO BONGERMINO aiuta concretamente e operativamente l’impresa ad adempiere a questo obbligo normativo ma allo stesso tempo valorizza tutte le analisi e le informazioni necessarie con l’obiettivo di migliorare, far crescere e sviluppare il business dell’azienda. Come? attraverso le seguenti fasi:

  1. Appuntamento iniziale con il management o la proprietà dell’azienda. Acquisizione della documentazione necessaria e prima comprensione della caratteristiche aziendali;
  2. Analisi dei punti di forza e delle criticità (organizzative, contabili e finanziarie), nonché analisi delle performance aziendali;
  3. Predisposizione di una relazione operativa e di un preventivo da sottoporre all’azienda;
  4. Redazione del “PIANO AZIENDALE DUGLI ADEGUATI ASSETTI ORGANIZZATIVI”;
  5. Assistenza continua nella reale messa in pratica delle azioni previste dal piano;
  6. CERTIFICAZIONE.

Oltre a adempiere nel migliore dei modi all’obbligo normativo “Adeguati Assetti”, l’impresa può beneficiare con un unico servizio di un’analisi approfondita (DUE DILIGENCE), grazie alla quale può anche:

  • accedere più facilmente al credito e al mercato dei capitali favorendo la capacità di essere valutata positivamente dagli istituti di credito tradizionali e/o fintech e dagli operatori di finanza straordinaria;
  • valorizzare le proprie performance al fine di poterle comunicare in modo chiaro e trasparente per migliorare la propria immagine e reputazione, supportando la relazione con tutti gli stakeholder anche all’interno del proprio ciclo commerciale.

Pillole DA NON DIMENTICARE

Cerchi un consulente specializzato, un Revisore o una primaria società di Revisione Legale?

  • INDIPENDENZA DEL REVISORE LEGALE:
    Il Revisore Legale ed i componenti del suo studio non devono avere rapporti di parentela o di interesse economico con i soci e gli amministratori della società (o con i loro consulenti abituali).
  • TARIFFE DELL’ATTIVITA’ DI REVISIONE:
    Un preventivo che prevede onorari molto bassi o molto alti denota un’assenza di indipendenza del Revisore Legale. Il preventivo deve inoltre tenere conto del numero minimo di ore di revisione, calcolato nel rispetto degli standard ISA ITALIA.
  • ESPERIENZA DEI PROFESSIONISTI:
    L’esperienza professionale e le competenze reali del professionista Revisore Legale sono fondamentali al fine di scongiurare i rischi dei “Controlli di Qualità Ministeriali (controlli fatti sull’operato del Revisore).
  • ACCETTAZIONE DELL’INCARICO:
    Nessun Revisore Legale può accettare un incarico senza una preventiva ed approfondita analisi dell’azienda e dei suoi bilanci e della sua organizzazione. Detta analisi va documentata nelle “Carte di Lavoro”.

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